It’s show time: Apple sfida Netflix

Apple sta cambiando strategia?

La compagnia di Cupertino sembrerebbe star cambiando strategia, sta infatti puntando più sui servizi rispetto che sui nuovi prodotti.

Apple, nell’ultimo trimestre, ha visto gli iPhone riportare entrate per 52 miliardi, in calo del 15 per cento. Mentre invece i dati più incoraggianti sono giunti dal segmento dei servizi, capace di aumentare del 20% le entrate arrivando a 10,88 miliardi grazie a Apple Pay, Apple Music, Apple Store e iCloud.

Con le vendite degli iPhone in arresto, così come tutto il settore degli smartphone, i contenuti “venduti” in abbonamento, infatti, stanno diventando strategicamente sempre più fondamentali.

It’s show time: con questo slogan, infatti, il 25 marzo Apple apre l’evento di presentazione dei nuovi prodotti in cui ribadisce chiaramente la scelta della Compagnia di puntare in modo deciso e preponderante sui servizi da offrire ai propri customers.

Durante l’evento ne vengono presentati numerosi; fra questi vediamo: Apple News con un nuovo servizio di abbonamento che offrirà una serie di quotidiani, riviste e settimanali. Molto simile a ciò che offriva l’app Texture, acquisita da Apple nel 2018. Apple card, prima carta di credito Apple in partnership con Goldman Sachs attiva sul circuito MasterCard. L’app Wallet verrà aggiornata per mostrare tutte le spese effettuate e quelle in arrivo, ad ogni utilizzo di Apple Card si avrà diritto ad un cash back del 2% accreditato in tempo reale. Apple Arcade permetterà di utilizzare su tutti i dispositivi della Mela oltre 100 giochi in partnership con Disney e Lego.

Spicca il lancio del nuovo servizio di streaming di serie tv e film: Apple TV+, espansione di Apple TV. Dal prossimo autunno permetterà di vedere film, serie e documentari, creati dai migliori talenti del cinema e della TV mondiale. Presenterà, difatti, una programmazione inedita, realizzata in collaborazione con stelle del cinema internazionali come Jennifer Aniston, Oprah Winfrey, Steven Spielberg, Octavia Spencer, J.J. Abrams e molti altri.

Apple si sta già muovendo silenziosamente da tempo, infatti, negli ex uffici della Metro-Goldwyn-Mayer, la compagnia della Mela ha allestito oltre 128.000 metri quadri per ospitare le riprese dei suoi nuovi show di produzione ed in particolare commedie e fiction per la programmazione per il mercato europeo e dell’America Latina. Per la realizzazione di queste ambiziose produzioni la Mela ha investito oltre un miliardo e ha assunto Jamie Erlicht e Zack Van Amburg, punte di diamante della Sony Pictures nonché produttori di The Breaking Bad e The Crown. L’azienda di Cupertino, in questo modo, ha intenzione di competere a tutti gli effetti con i grandi dei servizi streaming quali Amazon Prime Video e Netflix , che però finora hanno speso molto più di un miliardo per le rispettive produzioni. In particolare modo quest’ultima, l’azienda capitanata da Reed Hastings, infatti, avrebbe sborsato l’incredibile cifra di 8 miliardi per i nuovi contenuti del 2018. Gli analisti suggeriscono che il business dei servizi dovrebbe tagliare il traguardo dei 50 miliardi di fatturato annuale entro il 2020 e la compagnia di Cupertino intende avere oltre mezzo miliardo di abbonati alle sue molteplici piattaforme. Apple riuscirà a competere e a diventare leader anche in questo settore? E’ ancora prematuro dirlo ma sappiamo di certo che la sfida è alle porte. La risposta al lancio in grande stile della compagnia di Cupertino nello streaming non si è fatta attendere: Netflix ha eliminato l’opzione di abbonarsi tramite App Store. La guerra aperta fra Apple e Netflix è ufficialmente iniziata!

Chi l’avrà vinta Netflix o Apple?

Riccardo Maria Vitali Casanuova

Associato in Prova HR

Mauro Campus