Categories: AttualitàJELU Tips

Rapporto tra PMI e Corporate Social Responsibility: caratteristiche e sviluppi futuri

L’attenzione rivolta alle tematiche riguardanti la sostenibilità e la Corporate Social Responsibility da parte delle PMI è drasticamente aumentata nell’ultimo decennio, amplificata dalla modifica delle richieste e degli interessi dei consumatori. Ad oggi, si afferma il concetto di consumatore-cittadino, inteso come un soggetto interessato a costruire l’offerta, consumando in modo critico e non solo basandosi sul rapporto qualità-prezzo.

L’interesse rivolto alle implicazioni etiche nel processo di produzione ha portato all’adozione di pratiche tipiche della CSR anche da parte delle piccole e medie imprese (SMEs), nonostante tale implementazione risulti spesso troppo costosa per i piccoli players. Come sottolineato nel Complendium, un documento pubblicato nel 2014 dalla Commissione Europea e contenuto in Corporate Social Responsibility, National Public Policies in the European Union, “[…] Vi sono diverse barriere che impediscono alle piccole e medie imprese di relazionarsi con la Responsabilità Sociale d’Impresa (più di quante ce ne siano per le grandi imprese)”. Puntare alla trasparenza nei confronti degli stakeholder, conservando principi etici nelle proprie scelte di investimento, è un fine spesso poco appetibile per piccole imprese che si trovano ad affrontare il mercato e le sue insidie. 

La soluzione presente e futura di questo problema potrebbe essere costituita dal concetto di “Responsabilità Sociale del Territorio”, o RST. La novità principale è rappresentata dal nuovo ruolo degli enti locali e regionali, cui viene delegato il compito di incoraggiare le aziende attive sul territorio ad implementare comportamenti sostenibili. In varie realtà la Responsabilità Sociale d’Impresa diviene in questo modo una delle finalità da raggiungere in termini di sviluppo etico e sociale del territorio. È così possibile incanalare la forza amministrativa e la conoscenza del territorio propria delle istituzioni locali per facilitare la trasformazione responsabile anche per micro, piccole e medie imprese.

Nel caso italiano risulta impensabile immaginare che l’evoluzione di un concetto progressista di mercato civile, basato sulla convivenza di efficienza ed etica per finanza e imprese, non debba passare per il tessuto delle PMI, motore dell’Italia. La linea proposta dalla RST è dunque quella di un modello di promozione delle pratiche di responsabilità sociale attraverso un approccio fondato sulla cooperazione tra imprese ed enti, rendendo lo Stato pienamente protagonista della svolta etica. Torna così in auge il tema del patto sociale intercorrente tra la comunità e le imprese: ciascun elemento permane legato all’altro sostenendone le debolezze e bilanciandone la forza, in un equilibrio imperfetto e dinamico come ogni aspetto della realtà umana.

Marco Sacripanti

Associato Senior Consulenza d’Impresa

Elena Morelli