Fintech e sostenibilità, connubio possibile?

Al giorno d’oggi il tema della sostenibilità sta assumendo un’importanza sempre più centrale. Questo concetto si sta estendendo man mano in tutti i campi e di certo non ha risparmiato quello della finanza che non può più limitarsi solamente allo studio del rischio e del rendimento.

Si parla infatti di “finanza sostenibile”, termine con cui ci riferiamo a quei processi che tengono conto dell’impatto sociale e ambientale di un determinato investimento. 

La pandemia ha inoltre incentivato ed accelerato questo processo di cambiamento. È proprio in questo nuovo contesto che tecnologia e digitalizzazione, insieme alla sostenibilità, sono stati individuati come fattori chiave di questa rivoluzione: dall’unione di questi due temi nascono le “Green Fintech”. Con questo quest’ultimo ci si riferisce a tutte quelle Fintech che sono attivamente impegnate in almeno uno degli obiettivi “SDG” (Sustainable Development Goals).

Le aree nelle quali le Fintech operano sono diverse, non esiste un singolo ambito di intervento. Il tema sostenibilità ha un significato molto ampio e di conseguenza anche quello della finanza sostenibile. Tra i diversi modelli di business adottati possiamo certamente menzionarne i tre più importanti:

il modello “Microfinance” è impiegato da tutte quelle aziende che offrono servizi o canali alternativi con lo scopo di raggiungere la parte di popolazione che non è servita dal sistema finanziario tradizionale. Queste propongono principalmente micro-prestiti o micro-polizze assicurative utilizzando canali innovativi del tutto digitali, con l’obiettivo di garantire l’accesso ai finanziamenti anche alle persone che prima invece erano escluse, assicurando una maggiore partecipazione nel mercato. Questo modello si identifica con le piattaforme di “crowdfunding verde”.

Il modello, “Behaviour-Based”, fa riferimento a quelle Fintech che offrono servizi e/o prodotti che hanno il fine di sensibilizzare i propri clienti ed indurli ad adottare dei comportamenti sostenibili.

Il modello “Sustainability Data Valorization” propone la valorizzazione di tutti i dati inerenti alla sostenibilità che circolano nel sistema. Le Fintech in questo caso si occupano della raccolta dei dati e/o propongono soluzioni per calcolare i rating ESG. L’obiettivo di questo modello è quello di informare ed indirizzare le decisioni degli investitori e garantire al contempo un controllo più efficace da parte delle istituzioni, per favorire un sistema più trasparente che possa fornire dati veritieri e comparabili. 

Le Fintech, ed in particolare le Green Fintech, si stanno rivelando uno strumento di supporto, un catalizzatore, in grado di aiutare, promuovere e guidare verso un cambiamento sostenibile. I governi stanno utilizzando queste imprese e i loro servizi come una componente strategica e politica in quanto hanno compreso il loro potenziale. Infatti, diverse sono le riforme adottate al fine di creare un ambiente che possa garantire una maggiore crescita per queste imprese. 

Le Green Fintech sono pertanto considerate strumenti ideali di altissimo valore e potenziale per poter accelerare ed incentivare il processo di transizione verso un’economia sostenibile e sfruttare poi questo vantaggio a livello mondiale.

Edoardo D’Amario, associato in prova Area Consulenza d’impresa

Giulia Monzali