Blockchain da mezzo di pagamento per il deepweb a strumento essenziale per la sicurezza.

La nascita della prima blockchain risale al 2008, con l’obiettivo di essere un ‘libro mastro’ per le transazioni di Bitcoin. Dal 2016 sono in fase di sviluppo da parte di società private ed enti pubblici, progetti con lo scopo di portare questa tecnologia in ogni ambito in cui risulta applicabile. Nell’ultimo anno, grazie in parte anche alla bolla delle criptovalute, è stata prestata una notevole attenzione a questa tecnologia, ora vediamone le caratteristiche principali. 

Una blockchain è un registro di dati condiviso, comunemente definito “distributed ledger”, con la proprietà di non poter essere modificato una volta creato un blocco di transazioni. Ogni blocco contiene l’hash del precedente e la firma digitale di chi effettua la transazione stessa.  I nodi sono dei server che validano e registrano le informazioni,ed oltre ad essere un ulteriore mezzo di sicurezza, condividono gli stessi dati e tra questi si utilizza il meccanismo del consenso che controlla e valida la registrazione.

Inizialmente proprio per questa sua struttura delle transazioni e l’impossibilità di risalire all’identità dell’individuo che l’ha effettuata, era utilizzato per business di dubbia legalità nel deepweb. In questo modo la blockchain è apparsa ai più come qualcosa di oscuro a cui era meglio non prestare attenzione.  

Non ci è voluto molto che le Big four notassero le potenzialità e cominciassero a utilizzare la blockchain in diversi settori. EY per esempio ha fornito un portafogli di crypto a tutti i suoi dipendenti e ha installato nei suoi uffici svizzeri dei Bitcoin ATM accettando anche pagamenti nella stessa criptovaluta. Sono state sviluppate inoltre soluzioni per la  tracciatura delle filiere di pollo, agrumi, limoni, vino, fascicoli auto per ACI.  Le altre tre invece hanno puntato sullo sviluppo di una blockchain privata. 

Negli anni è stato inoltre reso molto più accessibile anche lo sviluppo della tecnologia  blockchain attraverso la diffusione del linguaggio di sviluppo SOLIDITY, che viene ora anche supportato da famosi ambienti di programmazione come Visual studio.Questa tecnologia può essere utilizzata anche per lo sviluppo di libri mastri permanenti, pubblici, e per fini di copyright. In questa direzione IBM si è mossa nel 2017 per utilizzare la blockchain nell’ambito della produzione musicale. 

Da circa un anno assistiamo anche all’accettazione delle criptovalute come sistema di pagamento nel settore dei beni di lusso quali orologi, auto e immobili. Basti pensare che a Roma è possibile comprare appartamenti in Bitcoin.   

Stiamo ora assistendo ad una vera e propria rivoluzione tecnologica riguardo la sicurezza e la velocità di contratti digitali.

Mario Trerotola

IT and Marketing Consultant JELU

Link:
https://www.blockchain4innovation.it/esperti/fenomeno-ico-punto-opportunita-rischia-truffa/
https://www.ig.com/it/criptovaluta/cosa-sono-criptovalute
https://www.money.it/prezzo-del-Bitcoin-3400-bolla-scoppiata

Mauro Campus