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Cos’è il sistema SWIFT e qual è il suo ruolo nelle sanzioni

L’espulsione della Russia dal sistema SWIFT è stata una delle sanzioni più discusse fino ad oggi, scattata dopo l’invasione dell’Ucraina alla fine di febbraio. E’ stata spesso descritta come una decisione estrema che avrà delle ripercussioni immediate e irrimediabili sull’economia mondiale.

Ma cos’è il sistema SWIFT e quali sono le conseguenze dell’essere isolati da questo network?

Lo SWIFT opera come una rete di comunicazione tra le banche di tutto il mondo, è un sistema di messaggistica che consente di trasferire in modo sicuro ed affidabile informazioni come, ad esempio, bonifici e scambi di denaro. Dal punto di vista legale, SWIFT (Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication) non è propriamente un istituto di credito, ma una società cooperativa che raccoglie più di 11.000 banche in tutto il mondo. È stata fondata nel 1973 ed ha sede a Bruxelles.

È bene anche notare che tramite SWIFT non viene inviato denaro, ma esclusivamente le informazioni relative agli scambi; prima della sua fondazione si faceva affidamento sul telex e sulle semplici comunicazioni telefoniche. La mole di interazioni gestita giornalmente è immensa: poiché ogni transazione bancaria effettuata a livello internazionale deve essere ritrasmessa, il sistema invia ogni giorno in media 42 milioni di “messaggi” per garantire una rapida comunicazione tra banche anche molto lontane.

Il sistema SWIFT non è qualcosa di distante, della quale si occupano solo gli addetti del settore: ogni banca aderente allo SWIFT ha un codice identificativo che va indicato quando si effettua un bonifico internazionale; in questo modo, se qualcuno con un conto alla Bank of America volesse fare un trasferimento a qualcun altro con un conto Deutsche Bank, avrebbe bisogno del codice SWIFT dell’istituto del destinatario, e il “messaggio” relativo al bonifico arriverebbe in meno di 30 minuti.

Recentemente, dopo l’invasione russa dell’Ucraina, il divieto per le banche russe di utilizzare SWIFT è sembrata tra le sanzioni più dure che potessero essere comminate, arrivando ad essere definita opzione nucleare. Lo SWIFT, essendo di base una società cooperativa, si propone di essere neutrale e di occuparsi solo della manutenzione della rete, ma, la predominanza che ha il dollaro statunitense, e il fatto che SWIFT è in ogni caso sottoposta ad una supervisione da parte dei paesi del G10 (un gruppo consultivo delle banche centrali di 10 paesi occidentali), lo rendono potenzialmente uno strumento anche in caso di tensioni internazionali, come è accaduto in questo caso.

Gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno deciso di escludere dal sistema SWIFT un gruppo selezionato di banche russe. Restano così esclusi i due istituti più importanti del paese, la Gazprombank e la Sberbank, che gestiscono molti flussi derivanti dalla vendita del gas naturale. Il governo russo ha attivato un sistema di comunicazione parallelo, il CIPS, ma per le banche interessate sarà, da questo momento in poi, molto più difficile fare affari con il resto del mondo.

Pierluigi Cutone, associato in prova Area Audit

Elena Morelli