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Business 4.0: uomo o macchina?

Business 4.0: uomo o macchina?

Per secoli interi abbiamo cercato di scoprire come ragioniamo, come possiamo percepire, e rielaborare un sistema così complesso come il nostro pianeta. Il campo dell’intelligenza artificiale cerca invece di andare ancora oltre.

Come proposto dal celebre matematico Alan Turing un’intelligenza può essere definita tale solo se possegga quattro caratteristiche fondamentali:

  • deve essere capace di processare il linguaggio umano;
  • deve memorizzare ciò che percepisce dall’esterno;
  • deve usare queste informazioni per rispondere a domande, e deve essere capace di arrivare a nuove conclusioni;
  • adattarsi a nuove circostanze, il cosiddetto “machine learning”.

Tra le applicazioni più avanzate dell’AI c’è l’e-commerce. In questo settore la tecnologia migliora il processo di decision making e il customer journey.

Prendiamo in esempio Amazon. Appena si entra nel servizio ci si ritrova davanti una vetrina di prodotti di interesse e nuovi articoli. Ma il bello avviene quando si fa una ricerca. Nonostante nel suo database Amazon abbia migliaia e migliaia di articoli per ogni categoria come fa a sapere quale potrebbe interessarci? La risposta: grazie all’Intelligenza Artificiale.

Un altro esempio esemplificativo è l’applicazione myTaxy. Come fanno i taxy ad essere per lo più sempre disponibili in breve tempo?

MyTaxi utilizza un servizio basato su machine learning per programmare quando e dove il cliente avrà bisogno del veicolo, grazie di nuovo all’Intelligenza Artificiale.

Questa tecnologia,per questi motivi. sta canalizzando l’attenzione dei manager, non solo per marketing strategies, ma anche per I suoi benefici che vanno ben oltre l’impressionare i clienti.

Secondo uno studio del Digital Transformation Institute di Capgemini ben L’83% dei manager di aziende in cui si utilizzano questo tipo di sitemi hanno registrato un incremento delle vendite del 10% a fronte di una netta diminuzione dei lavoratori impegnati in task semplici e ripetitivi, allontanandoci sempre di più da un modello tayloristico, con un incremento dei 66% degli impiegati  del settore manageriale, non riportando quindi una diminuzione di posti di lavoro. Nove sono i paesi presi in esame tra i quali c’è anche l’Italia.

Qui l’88% delle aziende italiane ha avviato corsi di aggiornamento per i propri dipendenti sull’AI e tra queste il 63% prevede un aumento di circa il 20% degli investimenti in questo settore.

Le aziende in cui si rilevano dati più interessanti sono quelle che operano nel settore telco, retail e bancario, nei quali 9 aziende su dieci hanno aumentato efficienza operativa e i processi decisionali all’interno delle aziende.

Il risultato è che sarà necessario molto meno tempo per la risoluzione di errori umani, ormai compiti da macchine, ma allo stesso tempo una maggiore attenzione verso tutti gli stakeholders

Scritto da Mario Trerotola

Mauro Campus