

Saper lavorare in team è una delle skills fondamentali richieste da tutte le aziende.
Chi è in cerca di un’occupazione deve saper dimostrare di trovarsi a proprio agio in un gruppo di lavoro ed in particolare di avere una buona predisposizione alla leadership.
Le aziende, nel corso di questi ultimi anni, hanno dovuto affrontare il cambiamento del mercato, il quale pretende un impegno multidisciplinare che non può essere sostenuto da un solo specialista.
Il team working, permette di affrontare questo problema, in quanto consiste nel lavoro comune di più professionisti con competenze differenziate che abilitano il gruppo ad un risultato di valore, specialmente se il lavoro è coordinato da un buon leader.
Le personalità carismatiche, capaci di porsi alla guida di un gruppo, sono molto ricercate dalle aziende in quanto la validità del leader incide in maniera determinante sulla qualità del lavoro del team. Per essere riconosciuti come figura guida è fondamentale avere la stima e la fiducia dei membri del gruppo; questo primo risultato è uno dei più difficili da ottenere.
Una delle vie per raggiungere l’obiettivo potrebbe essere seguire l’esempio del capitano dell’Inter, Icardi, il quale per festeggiare la vittoria del titolo di capocannoniere nella passata stagione, ha omaggiato ogni suo compagno/collega con un regalo.
Il gesto di Icardi si rivela essere una grande mossa da leader: è stato in grado, così, di osannare e valorizzare il lavoro di tutti i membri della squadra.
D’altro canto però essere riconosciuto come leader è una pratica chiamata a superare molti ostacoli, primo fra tutti la possibile incompatibilità di carattere tra i membri del gruppo. In questi casi è fondamentale essere aperti e stimolare un dialogo, affinchè tutte le diverse idee possano essere espresse creando all’interno del team un clima stimolante di confronto. Magistrale a tal proposito è l’esempio di Nelson Mandela che nonostante abbia passato diversi anni in carcere, a causa di un movente politico, raggiunta una posizione di potere, non umiliò mai i suoi avversari, bensì fu in grado, attraverso il dialogo, di renderli suoi alleati. Saper valorizzare un gruppo di lavoro, saper gestire le personalità che lo compongono e avere il giusto carisma sono le qualità che le aziende richiedono e ricercano maggiormente.
Lavorare in team presenta diversi punti di forza: in primis perché permette la condivisione delle stressanti responsabilità, inoltre, perché risulta il contesto lavorativo che più è capace di stimolare la crescita individuale e professionale.
Quanto appena detto è possibile solo se prima si è disposti a compiere anche un lavoro personale che consiste nel controllo delle proprie emozioni a favore dell’impegno nel costruire solidi rapporti interpersonali. In un ambiente positivo anche le relazioni professionali diventano più producenti, per questo è importante partecipare a tutti i momenti di confronto, che giovano non solo ai singoli individui ma anche al gruppo e quindi alla qualità del risultato finale.
È doveroso sottolineare che queste soft skills di cui si è parlato fino ad ora, devono essere acquisite dai giovani italiani (e non solo) per propria iniziativa e merito dal momento che non tutte possono essere insegnate a scuola.
Luca Babudieri, Associato in prova Area HR