loader image
Close
  • Home
  • Servizi
    • Consulenza Legale
    • Consulenza d’Impresa
    • Sales
    • HR & Audit
    • Marketing
  • Il nostro Team
    • CDA
    • Consulenza Legale
    • Consulenza d’Impresa
    • Sales
    • HR & Audit
    • Marketing
    • International Development
    • Alumni
  • Join Us
    • Posizioni Aperte
  • About
  • JeluTips
  • Contattaci
  • +39 328 872 4535
  • ufficiostampa@jelu.it
  • Lun/Ven 09:00-18:00
Richiedi Consulenza
  • Home
  • Servizi
    • Consulenza Legale
    • Consulenza d’Impresa
    • Sales
    • HR & Audit
    • Marketing
  • Il nostro Team
    • CDA
    • Consulenza Legale
    • Consulenza d’Impresa
    • Sales
    • HR & Audit
    • Marketing
    • International Development
    • Alumni
  • Join Us
    • Posizioni Aperte
  • About
  • JeluTips
  • Contattaci
Linkedin Instagram Facebook
  • Home
  • Servizi
    • Consulenza Legale
    • Consulenza d’Impresa
    • Sales
    • HR & Audit
    • Marketing
  • Il nostro Team
    • CDA
    • Consulenza Legale
    • Consulenza d’Impresa
    • Sales
    • HR & Audit
    • Marketing
    • International Development
    • Alumni
  • Join Us
    • Posizioni Aperte
  • About
  • JeluTips
  • Contattaci
Linkedin Instagram Facebook
Attualità  ·  JELU Tips

Brexit e aziende retail: l’impatto sul mercato inglese del lusso

By Elena Morelli  Published On Marzo 15, 2022

Il 1° gennaio 2021 la Brexit è divenuta realtà. A livello commerciale i primi mesi non sono stati facili: l’export UK verso l’EU è crollato del -41%, mentre l’import è calato del -28%. Vediamo come le grandi aziende del retail in UK stanno affrontando questa crisi. 

Ne parliamo con Fabiola Pescini, Alumna Luiss – Supply Chain Coordinator presso Louis Vuitton UK

 

Come si sono adattate le grandi aziende inglesi a questa nuova realtà? 

Purtroppo, non è stato facile. C’è stata tantissima incertezza fino all’ultimo su quali sarebbero stati gli accordi commerciali. Le aziende retail si sono dovute preparare al “worst-case scenario”. La situazione è stata resa ancora più complessa a causa del Covid-19 e le relative restrizioni. Tutti i “non-essential shops” – tra cui retailer del lusso – sono stati chiusi da dicembre fino a metà aprile, operando solamente da Back of House. 

 

Come è stato vissuto questo cambiamento nel mondo retail del lusso?

I leader nel settore con maggiori risorse finanziarie e sistemi IT più avanzati sono stati facilitati. Per le piccole aziende, invece, è risultato difficile adeguare i propri sistemi al nuovo scenario. La preoccupazione di molti operatori nel mercato inglese è di non avere gli strumenti necessari per reggere un simile impatto sul proprio modello di business in termini operativi. Sono passati 4 mesi da quando Brexit è divenuta realtà e stiamo ancora tutti lavorando per completare questo processo di adattamento. 

 

A livello pratico, cosa è cambiato realmente?

I grandi brand si sono preparati alla Brexit attraverso una strategia di accumulo di scorte già dal 2020, permettendo di affrontare al meglio i primi mesi del 2021. Ciò ha avuto un grande impatto su tutti i ruoli connessi alla logistica (compreso il mio), ancora prima che Brexit diventasse realtà. L’accordo ha poi portato complessità in termini amministrativi. Abbiamo dovuto adattarci a nuove regole e restrizioni, ci siamo dovuti interfacciare con export/import document, con diversi tax e duty rates, e con tariff code e incoterms. Per quanto riguarda le tempistiche, per alcune categorie di prodotto c’è stato un aumento esponenziale. Per import di borse e accessori realizzati in pelli esotiche, se prima bastavano un paio di giorni di lead time, ad oggi sono necessari almeno due mesi. A livello di export, la situazione è forse peggiore, poiché le dogane europee sono più rigide di quelle inglesi. 

 

L’impatto per il cliente finale, invece, quale è stato?

Il trend sembrerebbe condurre verso un aumento dei prezzi a causa di un aumento dei costi in termini di logistica. Inoltre, si è persa una grande parte di clientela legata al travel retail. Da gennaio 2021, infatti, lo shopping tax free è stato abolito. Questa misura rappresenta una gravissima perdita (secondo le nostre stime parliamo circa del 10% sul fatturato totale), soprattutto per un mercato come Londra, basato prevalentemente sul turismo. I brand del lusso dovranno cambiare strategia e focalizzare il loro business sulla clientela britannica. Un cambio di rotta che comunque era stato già avviato a causa del Covid-19 e delle restrizioni sui viaggi.

 

Quale consiglio lasceresti per i nostri lettori interessati ad aprire un business?

Per noi le parole chiave sono “agility” e “flexibility”. Adattarsi è sicuramente difficile, ma come dicono qui nel Regno Unito è necessario “embrace the change”. Non bisogna essere statici, ma è necessario invece avere una visione aperta, sapersi adattare ai cambiamenti accettandoli per quello che sono. Questi non sono necessariamente un qualcosa di negativo, ma possono diventare un’opportunità per migliorare e implementare processi più innovativi.

 

Edoardo Maria Bisignani

Viceresponsabile Business Development

 


Leave A Reply Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

*

Efficienza o partecipazione? Il dilemma delle SPA
Previous Article
Healthtechj
Healthtech: come le nuove tecnologie stanno cambiando il settore sanitario
Next Article

Jelu Consulting, da sempre al tuo fianco.

Hai bisogno di una consulenza?

+39 391 714 4324

ufficiostampa@jelu.it

CONTATTACI

Aiutiamo i nostri clienti
a realizzare le proprie idee.

JELU Consulting: da sempre al fianco dei propri clienti.

Linkedin Instagram Facebook

Esplora il nostro sito

Home
Servizi
Il nostro Team
Chi siamo
Contattaci
FAQ

Contatti

ufficiostampa@jelu.it
Viale Romania 32, Roma
+39 391 714 4324

 
 
Copyright 2023 by JELU Consulting All Right Reserved.